«Quella vignetta? La rifarei, non sono pentito», dice Marione, al secolo Mario Improta. Nessun ripensamento sul paragone Ue-Olocausto? «È libertà di satira. E se la satira non è un pugno nello stomaco, non è satira, pensiamo a Charlie Hebdo. Ne avevo già fatte di vignette così.
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