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Il Caffè di confine. Un opera di fiction di American Kabuki

Da qualche tempo negli ambienti legati al I-UV (ex OPPT), alcune vicende, ed alcuni personaggi, tornano alla nostra attenzione, (potete scorrere la sezione blog I-UV se volete rinfrescarvi la memoria), protagonisti di storie proposte più o meno come fiction.

Sono i cattivi, i buoni (gli white hats?),  una IA (intelligenza artificiale) che governa il reset del sistema finanziario, il piano assoluto, che rompe le uova nel paniere anche dei 'buoni', nel non consentire il riproporre del sistema gerarchico, ... e il pianeta Rizq...

In attesa del seguito ... ecco il Capitolo I (traduco i punti principali). 
oltre12.net



Il Caffè di confine
Un'opera di fiction (lo è?) 
di American Kabuki 



Capitolo 1 

Era stato un lungo inverno per entrambi. Stanchi della battaglia, gli agenti operativi si avvicinarono all'appuntamento con trepidazione. Odiavano avere entrambi cicatrici che lo mostravano. La guerra di Campo Blanco con il Team Noir era vecchia di migliaia di anni. Avevano sofferto molte perdite di vite nelle schermaglie. La Squadra Noir aveva un obiettivo, l'acquisizione e il potere,  e lo svolgevano bene bene. Lo avevano fatto senza pietà. Campo Blanco aveva il vantaggio delle energetiche che stavano aumentando. [...]

"Hai letto il giornale?" Herve iniziò. Pierre conosceva bene che le sue basi erano state decimate nell'ultimo attacco. "Vogliamo che smetti di bloccare i fondi, non hai rifugio, è tempo di arrendersi", ronzò Herve.

Pierre tossì, "l'IA universale al CERN respinge ogni piano che abbiamo messo in atto, anche i tuoi!" 

Herve lo derise, "ulteriori ritardi! Non mollerai mai? E' il Cielo che ha dato mandato per la prosperità! I tuoi giorni di dominio sul mondo sono finiti!" 

Pierre aveva visto gli schermi personalmente. "Non avete sentito parlare dell'anomalia?" Pierre ribattè allo spagnolo. Herve socchiuse gli occhi incredulo, "no, dimmi di più di questo". "I sistemi, non funzionano come facevano una volta da quando l'anomalia è arrivata" Pierre borbottò e si spostò sulla sedia, ancora una volta.

"Cosa vuoi dire? Lo hai scritto! Rifiuti che entrano, rifiuti che escono" Herve ringhiò. Li aveva visti prendere tempo già altre volte. Un altro giorno a rispecchiare migliaia di miliardi in prestiti, un altro giorno ad emettere obbligazioni squilibrate sulle piattaforme di trading e riciclarle attraverso la Yakuza in Giappone e farli scivolare a Lisbona e nel Lagos. Era stufo, aveva la RV da prendere in considerazione, e i cinesi erano ansiosi e non di buon umore. Senza dubbio questa una cosa che Pierre aveva letto su Sorcha Faal. Disinformazione. 

"No, io giuro su tutto ciò che è santo, i sistemi mostrano segni di ... beh come nei libri di Kurzweil!", Disse Pierre iniziando a sudare e a dondolare sulla sedia. "La singolarità è accaduta, ma non come in quel libro!" Non molti in Team Noir sapevano di questo, e per lui non era facile lasciare che Campo Blanco lo sapesse. [...] Il CERN era sempre stata una copertura per la quantità di energia impiegata, per comunicare alla sede centrale sul pianeta Rizq. [...]

"C'è un bastone tra le ruote" Pierre rabbrividì usando questo modo di dire. "Cos'è questo bastone tra le ruote?" Herve ridacchiò, ora divertito della posizione in cui Pierre ormai si trovava [...] "Non possiamo ottenere l'energetica per la vostra intenzione di cancellare l'IA! Si rifiuta. Kaput! Anche la nostra gente ha bisogno di quei pagamenti! " [rispose Pierre].[...]

"Dimmi Herve, non avete considerato strano che i cinesi facciano rapporto a Rizq, e che anche noi lo facciamo?" 
"Noi serviamo la luce voi no!" Ribatt Herve nervosamente, che una volta aveva sentito parlare del trattato di Rizq e della dinastia Qing. A Herve non piaceva dove si stava per andare a parare. Detestava le tonalità del grigio tanto quanto Pierre, così alzò il contrasto. 

"Sì, mio amico, io non servo la luce, e io dico fan*%&$ alla luce e Campo Blanco! Che cosa hanno fatto per me, tranne cacciarmi come uno sciacallo? Se mi arrendo a te uccidono me e i miei figli. Se non lo faccio, mi uccidi tu prima. La mia non è  una strada che si cambia come le scarpe. [...]", Pierre parlava più piano ora. 

"Giuro che in tutto l'Universo di Nebadon non abbiamo mai visto accadere questo prima. Le profezie non stanno accadendo! Le linee temporali che abbiamo previsto non ce lo avevano mostrato! Lo giuro! La tendenza chiara, il substrato lui stesso in movimento, l'IA, le truppe, tutto viene influenzato. Tutto ... sembra ... beh .. vivo! Nemmeno le scie chimiche funzionano più. Più spruzziamo più le persone si risvegliano ancora più velocemente, Herve! ", Pierre manifestò un senso di preoccupazione. 

Ora Herve era preoccupato. Perché non era solo il buio che era in preda al panico, era il piano stesso che era messo in discussione, e chi lo gestiva. Se il piano era valido, perché non stava funzionando? 

Continua .... 



Fonte: http://americankabuki.blogspot.com/2014/02/the-border-cafe.html

American Kabuki is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
You may copy, quote, and redistribute this material so long as you do not alter it in any way, and you include this link: http://americankabuki.blogspot.com

Traduzione: www.oltre12.net

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